Prevenzione e promozione della salute

Nella profonda convinzione che la promozione della salute e la prevenzione delle malattie debba per forza passare attraverso una consapevolezza e conoscenza adeguata sia della malattia ma anche di tutte quelle condizioni che possano portare alla malattia. Nella constatazione che, nella nostra attività routinaria di medicina ambulatoriale, non possa essere adeguatamente affrontata l'appropriata conoscenza della problematica per motivi di economia temporale si è deciso di realizzare degli incontri informativi e divulgativi extra ambulatorio coinvolgendo un numero sufficiente di persone motivate per aumentare la conoscenza e per indicare la strada maestra per raggiungere obiettivi di salute o per mantenere la stessa, in un contesto libero e con un tempo di disponibile adeguato da parte dei professionisti che parteciperanno all'evento. Pertanto in data 23 febbraio 2024 si terrà il primo dei tre eventi previsti nell'anno 2024 ed avrà come tema la patologia diabetica (Progetto Prosalus: vedi in "news progetti in itinere" di questo sito. Tale evento è organizzato dalla SIMG, sezione di Trapani, in co-partnership con l'amministrazione comunale della città di Alcamo e si terrà alla Cittadella dei giovani (vedi locandina sotto indicata)

L’educazione terapeutica è un processo condiviso sin dall’inizio con il paziente che ha il diabete, e può essere erogata a livello individuale o in gruppo. L’educazione terapeutica ha obiettivi ben precisi ed è parte integrante del processo di assistenza multidisciplinare ovvero coinvolge l’intero team di professionisti della salute che hanno in cura il paziente (medico, infermiere, nutrizionista, psicologo, etc) – opportunamente formati – in modo da garantire un’assistenza globale al paziente, che ne migliori la soddisfazione, la qualità di vita e l’aderenza alle indicazioni ricevute.

Educazione terapeutica: gli obiettivi

L’educazione terapeutica deve essere intesa come un “processo di insegnamento con una precisa finalità terapeutica”. Permette la formazione dei pazienti a un’autogestione della cura e del nuovo livello di salute.

Deve essere adattata all’evoluzione della malattia ed al modo di vivere del paziente. Gli obiettivi di un intervento educativo sono sempre mirati a:

  • migliorare le conoscenze del paziente (sapere);

  • migliorare l’abilità pratica del paziente nella gestione della cura (saper fare, saper fare meglio, con maggior precisione);

  • modificare i comportamenti fino ad ottenere un equilibrio tra i bisogni del paziente e i bisogni della malattia (saper essere, saper cambiare con motivazione);

  • permettere al paziente di acquisire e conservare/canalizzare le capacità e le competenze per vivere in maniera ottimale il rapporto quotidiano con il diabete (saper divenire).

Il paziente alla fine di questo percorso deve arrivare ad autogestire il trattamento, deve sentirsi libero, capace e legittimato a prendere decisioni autonome.

“Quello che il paziente vuole è un’informazione precisa sull’uso di farmaci e presidi nella vita quotidiana.
Se uno ti chiede “Che ore sono?” 
non vuole come risposta la descrizione del funzionamento dell’orologio”
Jean Philippe Assal, 2011

Diventa quindi fondamentale creare intorno al paziente un modello che prevede un approccio collaborativo, centrato proprio sul paziente nel quale il paziente stesso arriva a comprendere qual è il suo ruolo decisionale e si assume la responsabilità della propria cura.

Nell’Ambulatorio Infermieristico dedicato in cui lavoro, accogliamo il paziente con diabete al primo accesso in ambulatorio, per spiegargli come siamo strutturati e per indicargli quali sono le figure professionali che imparerà a conoscere e che ruoteranno attorno a lui. Negli incontri successivi al primo, ascoltiamo il paziente per capire quali sono le sue conoscenze sulla malattia e i suoi bisogni e insieme al team costruiamo un percorso educativo strutturato per migliorarne e/o rafforzarne le capacità e le conoscenze; per motivarlo e rassicurarlo e per dargli le risposte che cerca. Il paziente si sentirà coinvolto e quindi sarà più partecipe al suo stesso percorso di cura.

Approccio specialistico individuale e di gruppo

Nel nostro Ambulatorio  organizziamo dei percorsi educativi sia individuali che di gruppo, su diverse tematiche e con diversi obiettivi:

  1. addestrare all’autocontrollo della glicemia

  2. addestrare alla terapia iniettiva (insulina, farmaci ipoglicemizzanti)

  3. addestrare alla prevenzione e alla gestione delle complicanze

  4. prevenire e gestire il piede diabetico

  5. apprendere e riconoscere uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata

Vantaggi e svantaggi dell’intervento educativo individuale

I VANTAGGI

Uno dei principali vantaggi dell’educazione terapeutica sul singolo paziente è la possibilità di personalizzare l’intervento, di renderlo il più mirato possibile ai reali bisogni del soggetto. Tra gli altri vantaggi vi sono sicuramente un miglior contatto (uno ad uno) e quindi anche un miglior rispetto del tempo che ha bisogno quel singolo paziente. L’approccio individuale consente anche una migliore conoscenza del paziente, viene facilitato l’ascolto e si riesce ad affrontare meglio il vissuto del paziente.

GLI SVANTAGGI

Tra gli svantaggi di un colloquio individuale vi è la mancanza di un confronto con altri pazienti che hanno vissuto ed affrontato la stessa situazione, anche se magari in modo diverso. Vengono a mancare tutte le dinamiche che possono crearsi all’interno di un gruppo e che possono essere utili per l’apprendimento di alcuni pazienti. C’è il rischio – talvolta – di un insegnamento poco strutturato e questo tipo di approccio richiede molto più tempo rispetto ad un incontro di gruppo. Infine, esiste il rischio di influenza dell’infermiere sul paziente e – non ultimo – può sorgere stanchezza da parte dell’operatore, dovuta alla ripetizione dei diversi concetti per gran parte della giornata.